BRIAN READE: "Il crudele disastro di Grenfell è un avvertimento contro la responsabilità elusiva dei potenti"

So cosa farei oggi se vivessi a Londra. Rivisiterei una parte di North Kensington in cui ho camminato per la prima volta una mattina d'estate di otto anni fa, quando l'aria era pesante di cenere e dolore e un condominio chiamato Grenfell Tower si ergeva come una tomba annerita.
Quel giorno, attorno al suo corpo carbonizzato, una comunità stordita piangeva e si infuriava; alcuni attaccavano foto alle recinzioni, implorando la rassicurazione di uno sconosciuto sul fatto che un membro della famiglia non fosse una delle 72 povere anime incenerite nel mortale incendio di due giorni prima.
Una combinazione di avidità, corruzione, negligenza e indifferenza politica ha rubato la vita a sei dozzine di persone comuni che vivevano in un palazzone per il quale avevano implorato per anni di essere messe in sicurezza.
Sei dozzine di persone sono state tradite fino alla tomba da figure lontane che le consideravano numeri in un bilancio, mentre coloro che erano stati eletti per proteggerle da mali come rivestimenti economici e infiammabili hanno distolto lo sguardo. Quell'incendio non ha solo distrutto un edificio di 24 piani e causato 72 vittime, ma ha anche messo a nudo il ventre marcio di questa nazione.
Oggi, in occasione dell'ottavo anniversario, il gruppo di attivisti Grenfell United ha invitato tutti a percorrere le strade intorno a quella torre ancora in piedi alle 18:00 per mostrare solidarietà alla loro causa. Come scrivono nel loro invito aperto: "Otto anni dopo. Nessun arresto. La torre è un duro promemoria di ciò che è accaduto quella notte, ma il governo ha deciso che è ora di abbatterla. Vogliono che la torre sparisca dalla vista. Ma non ci fermeremo finché i criminali non saranno assicurati alla giustizia".
Nonostante un'inchiesta durata sei anni e un rapporto di 1.700 pagine che ha concluso che i fallimenti lampanti del governo locale e nazionale, e del settore privato, hanno reso la Grenfell un'inevitabile trappola mortale, non c'è stata alcuna assunzione di responsabilità. Solo scuse "senza riserve", ammissioni di "fallimenti sistemici" e promesse vuote che "questo non deve mai più accadere".
Benvenuti in Gran Bretagna, dove la responsabilità è un suggerimento, non un ordine. Dove, otto anni dopo, i sopravvissuti della classe operaia di Grenfell lottano ancora per ottenere risposte, e molti di loro, per una casa permanente.
Nel frattempo, in tutto il paese, decine di migliaia di appartamenti sono ancora avvolti in rivestimenti pericolosi, mentre le promesse di riforma si perdono in una nebbia di scaricabarile. Bisogna pensare che se questo incendio fosse scoppiato in un elegante condominio di appartamenti di design in un'altra zona di Kensington e Chelsea (in realtà, il quartiere più ricco della Gran Bretagna), le teste sarebbero cadute in una quantità mai vista dai tempi della Rivoluzione Francese, quando si era alle prese con la ghigliottina. E qualsiasi rivestimento su edifici simili in tutto il paese sarebbe stato abbattuto molto tempo fa.
Grenfell non è solo una cicatrice bruciante sulla coscienza della Gran Bretagna, è l'ennesimo esempio di un Paese che lascia marcire gli emarginati mentre i potenti scrollano le spalle. Riguarda Hillsborough, lo scandalo delle Poste, l'inchiesta sul sangue infetto, tutte le volte in cui il sistema ha preso a calci chi non aveva voce e gli ha intimato di stare zitto.
Ma la gente di Grenfell non sta in silenzio. Come dimostra oggi, quei sopravvissuti segnati mentalmente e quei tenaci attivisti continuano a marciare, a gridare, a tenere alti i nomi dei 72 come uno specchio della nostra vergogna.
Grenfell non è storia, è un monito. Un promemoria che quando lasciamo che la disuguaglianza si inasprisca e che i potenti eludano la responsabilità, siamo tutti a rischio. Quindi, oggi, marciate con loro se potete. Se non potete, pensate a loro e sentite il peso di otto lunghi anni senza giustizia, mentre i colpevoli dormono sonni tranquilli la notte.
Contatta quindi il tuo parlamentare e chiedi che la legge Hillsborough venga introdotta integralmente, così quando si verificherà il prossimo Grenfell, chi non ha voce potrà costringere i colpevoli a rispondere dei propri peccati.
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Daily Mirror